Episodio 2. Attentati

Matteo Messina Denaro decide di rispondere sulle stragi di cui è accusato. Innanzitutto, di quella in via dei Georgofili a Firenze, nella notte fra il 26 e il 27 maggio 1993, quando un’autobomba uccise cinque persone tra cui una bambina di 9 anni e una neonata di 50 giorni. Il capomafia fornisce la sua versione dei fatti e poi racconta dell’attentato al giornalista e conduttore televisivo Maurizio Costanzo, contestando la versione dei giudici: “Voi avete la vostra verità, io ho la mia“.See omnystudio.com/listener for privacy information.

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I boss non collaborano, tacciono. Alle domande oppongono il silenzio. Matteo Messina Denaro, dopo la cattura, decise invece di partecipare all’udienza di un processo a suo carico. E lo fece per una questione d’onore. In 'Questo è Messina Denaro' sentirete per la prima volta la voce di «'U siccu» mentre si difende, contrattacca, parla di Riina, Brusca, della strage di via dei Georgofili a Firenze, il fallito attentato a Maurizio Costanzo, gli omicidi e la latitanza.  A guidarvi in questo racconto in quattro puntate, insieme ad Antonio Iovane, è Lirio Abbate, autore di inchieste su mafie, corruzione e malaffare politico per l’Ansa, La Stampa, L’Espresso e Repubblica, più volte minacciato di morte e scampato a un attentato di Cosa Nostra. Reporters sans frontières lo ha inserito fra i «100 eroi dell’informazione» nel mondo.